Marta di neve (stralcio)

 

C’è un momento, quando non è più giorno e la sera è in ritardo, in cui le ore e i minuti mi paiono immobili. Come se un ingranaggio di tutti gli orologi si fosse inceppato e persino il traffico rimanesse immobile. Come se le foglie degli alberi non fossero succubi del vento e il vento stesso fosse paralizzato da una forza dominante. Nessun animale attraversa il mio giardino e gli uccelli volano ovunque, ma non sulla mia casa. Il cielo è una distesa di diaspro e si estende immobile fin dove i miei occhi arrivano a vederlo. Se il cuore non battesse per conto suo, mi si fermerebbe nel petto inseguendo l’inerzia di questo istante. E’ in questo momento che le ombre sembrano avere un peso e il ricordo di noi diventa un pugno di sabbia che cerco di ingoiare. Non è per tutti questo tempo, non è per tutti questo manto grigio sopra il capo. E’ mio. Solo per me è la sua pesantezza e mi fa sentire il fallimento della mia vita come il frinire delle cicale ad agosto. Non trovo sollievo a questa inquietudine che mi spinge verso il tramonto e aspettando la notte, nel cui silenzio ritrovo energie, mi preparo una tisana di limone e alloro.

Bevo piano e cerco di trattenere qualcosa in fondo alla gola, credo sia lì che mi si blocchi la tristezza insieme a tutte quelle cose che non sono capace di dire, formando un groviglio che spesso mi soffoca, e mi brucia costantemente, come un’infiammazione che non guarisce.

Sento il gusto del limone acuirsi e darmi quasi sollievo, là dove i ricordi si arenano come un’imbarcazione su un banco di sabbia e mi pare di riuscire a rimandarli giù, dove li tengo sempre nascosti, come uno scrigno infondo al mare.

L’alloro è nell’aria, non solo in me. Si riversa nella stanza coprendo ogni odore e confonde un pensiero come la nebbia un’ombra. Bevo questa tisana per sterilizzarmi. Per disinfettare le ferite invisibili, come un miele riparatore.

L’acqua bolle per alcuni minuti, lasciando che la scorza perda colore, tutto diventa giallo e mi torna in mente un tuo vestito a fiori ricamati, e il giorno che lo indossasti per me. [ … ]