Per ricordarmi di averlo scritto.
Mi sorprende sempre l’umore del vento e il rispetto che ha, di seguire il ritmo del mio. Come se le mie inclinazioni fossero scortate da una corrente solidale, e mi ritrovassi ogni volta accompagnata, sospinta, incitata dal cielo a liberare l’anima, che bussa sempre forte, irrequieta, alle mie sbarre. E’ stata una notte senza immobilità, quella appena trascorsa. Ogni cosa, dentro e fuori di me, era in movimento. Sveglia come una nave in un giorno di burrasca. Ho tentato di lasciarmi prendere dal sonno, ma persino gli occhi erano spalancati dietro le palpebre chiuse, e ho sentito il vento annunciare il suo arrivo, sfiorando le chiome degli alberi. Mi sono alzata e l’ho raggiunto in giardino. Le cime degli alberi si muovevano in un lento ondeggiare. Una danza perfetta. Delicato fluttuare, come alghe in fondo al mare. Sembrava aspettassero un cenno. Un Sabba di fronde e io al centro. A…
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